Circa il 60 % delle case italiane sono state costruite prima della entrata in vigore della prima normativa antisismica del 1974, di queste il 60 % è in muratura, il 30 % in cemento armato e il 10% altri materiali. (fonte Istat 2011)
Gli edifici in muratura rappresentano una tipologia costruttiva come appena detto molto diffusa e potenzialmente assai vulnerabile agli eventi sismici, l’Italia è un paese a fortissima connotazione sismica e la mappatura del rischio sismico del territorio è stata aggiornata molte volte fino a considerare a rischio gran parte del territorio nazionale. Parlando di edifici in muratura, le principali caratteristiche che delineano il comportamento meccanico di una muratura sono:
Per questi motivi è molto importante eseguire ristrutturazioni sulle strutture esistenti realizzate anche in un’epoca non troppo “lontana” per realizzare opere di rinforzo atte a rendere la struttura sismicamente più efficiente rispetto a quanto progettato e realizzato originariamente in “assenza” o carenza di criteri antisismici. Esistono da normativa, 3 gradi di approfondimento dell'intervento sulle strutture esistenti:
Da questo quadro risulta chiaro come la messa in sicurezza del nostro territorio debba essere perseguita solamente con un cospicuo supporto dei privati, da attivare tramite azioni di sensibilizzazione ed incentivo. In tale ambito è stato attivato un Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico (art. 11, d.l n. 39 del 28 aprile 2009) e più recentemente tramite SISMABONUS che permette di risparmiare fino al 90% in caso di intervento di ristrutturazione edilizia con interessamento delle strutture (argomento che approfondiremo in un prossimo articolo). Ing. Luca Nanni mail: ing.lucananni@gmail.com cell: 348-6122521 ing.lucananni@gmail.coming.lucananni@gmail.com
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XLAM o anche (CLT) è l'acronimo di Cross Laminated Timber, pannelli lamellari in legno, incollati incrociati: ogni strato di tavole è posizionato a 90° rispetto allo strato successivo ed è proprio la presenza di più strati incrociati che rende i pannelli altamente resistenti alle sollecitazioni. Sono utilizzati per costituire pareti perimetrali, solai, coperture, ma anche tramezzi; in base alla funzione e ai calcoli strutturali, ogni strato dei pannelli ha uno spessore di circa 2 cm, mentre i pannelli completi hanno uno spessore dai 5 ai 30cm. Gli strati sono incollati con prodotti privi di formaldeide, per questo, oltre non avere controindicazioni per la salute umana, possono essere reciclati, riutilizzati oppure destinati alla termovalorizzazione una volta finito il loro cilclo di vita, per questo può essere considerato uno dei materiali da costruzione più eco-compatibili che ci sia sul mercato attuale. COME SI FISSANO I pannelli giungono in cantinere pre-forati come da progetto esecutivo, poi vengono issati e messi in opera mediante ganci metallici angolari, viti autoforanti o chiodi. Questo sistema di aggancio risulta perfetto per la dissipazione dell'energia e garantisce l'elasticità necessaria per la risposta ad un eventuale sisma. Questo sistema di messa in opera ha il vantaggio di essere molto facile da posare e per questo l'assemblaggio risulta molto rapido. RISPARMIO ENERGETICO Le pareti prefabbricate sono dotate di una massa superficiale cospicua in grado di aumentare l'inerzia termica dell'edificio, aspetto molto importante soprattutto durante la stagione calda. A essi vengono abbinati degli isolanti, spesso posizionati verso l'esterno, con ad esempio un sistema a cappotto, generalmente in fibra di legno, oppure lana di roccia ad alta densità, mentre non si impegano cappotti con pannelli leggeri come polistirolo o polistirene dal momento che non garantiscono buone prestazione in estate. La struttura risulta anche permeabile al vapore in funzione dell'umidità del legno con un indice di diffusione del vapore acqueo tale che, per facciate e rivestimenti esterni, non c'è la necessità di prevedere barriere al vapore, questo aspetto è molto importante per evitare la formazione di muffe e condense. ANTISISMICO La corretta progettazione, unitamente alla caratteristiche del legno, ossia resistenza a compressione e trazione, nonché buona elasticità, permette di avere un manufatto ecocompatibile, ma soprattutto con un ottimo comportamento strutturale. Lo hanno dimostrato i test effettuati su piastra vibrante per simulazione di sisma, che hanno dato risultati positivi. I modelli in scala reale sottoposti a magnitudo severe non hanno mostrato particolari danni strutturali. (Vedi video in fondo all'articolo) RESISTENZA AL FUOCO Il sistema, contrariamente a quanto si è portati a pensare, garantisce una resistenza al fuoco elevata. Rispetta le esigenze normative più attuali e severe, garantendo quindi in caso d'incendio la sicurezza necessaria all'evacuazione controllata dell'edificio senza perdita di vite umane e, addirittura, la possibilità di recuperare la costruzione in quanto la sua ossatura portante in alcuni casi non subisce alcun tipo di danno strutturale, dal momento che, il legno, se dovesse essere interessato dal fuoco, brucia lo strato superficiale che trasformandosi in carbonio durante la combustione "isola" termicamente il nucleo della struttura rallentando il deterioramento strutturale, assicurando così molto di più del tempo necessario per l'evacuazione e conseguente spegnimento dell'incendio. DURATA NEL TEMPO Il degradamento del legno, così come di altri materiali da costruzione come calcestruzzo o laterizio, può svilupparsi soltanto in particolari condizioni in presenza di umidità e aria all'interno delle strutture, evitando quest'ultime si conserva perfettamente per secoli. La chiave per ottenere edifici a struttura portante a pannelli XLAM durevoli e con prestazioni al top è rappresentata quindi dalla progettazione esecutiva che deve contegrare i calcoli strutturali, la progettazione delle prestazioni energetiche, acustiche e legate alla durabilità dei materiali.
L'importanza della conoscenza del terreno, a cosa serve la figura del geologo nelle costruzioni.
AUTORE DELL'ARTICOLO: Geologo Aride Bucci La prima figura di riferimento nell’ambito della progettazione di qualsiasi nuova struttura è quella del Geologo, è la prima che deve essere coinvolta per poter dare allo strutturista le informazioni necessarie sulle caratteristiche del terreno su cui poggerà la nuova costruzione. Nella sostanza è il tecnico che si occupa di decifrare il sottosuolo e spiegare ciò che succede negli strati di terreno sottostanti alla superficie. Sostanzialmente il geologo approfondisce lo studio del suolo tramite due aspetti: 1) analizza le caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche 2) studia la risposta sismica del terreno. Nel primo caso, osserva le caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche generali dei terreni su cui insisteranno le opere, si impegna in seguito ad eseguire una serie di indagini conoscitive per capire l’andamento degli strati, la posizione, la profondità e come si muove l’acqua nel suolo, se può essere pericolosa per la costruzione, e da quale tipologia di terreno o roccia è interessato il luogo sul quale andremo ad intervenire. E' un processo fondamentale da non sottovalutare, molto delicato, le caratteristiche del terreno possono variare significativamente anche a poche decine di metri di distanza, per questo l'impiego di un geologo di esperienza e con strumenti di misura adeguati è importantissimo per poter iniziare la progettazione strutturale del fabbricato nel migliore dei modi. L’aspetto sismico del territorio è un altro elemento importante dello studio geologico, quasi tutta la superficie del territorio italiano è perimetrata in area sismica, cioè in gran parte del nostro paese, posso verificarsi terremoti di diverse entità e grado che possono mettere in crisi il bene rifugio primario per eccellenza, la nostra casa. Fondamentale è approfondire il tipo e la qualità del terreno sul quale andrete ad intervenire, nonché che tipo di risposta sismica avrà il terreno e di conseguenza la struttura che sarà sottoposta a stress durante il terremoto. Il Geologo nello specifico procede con la classificazione sismica del sito interessato, ogni tipo di terreno e la sua composizione influenzerà la risposta della struttura durante un sisma, questo dato pesa sulla progettazione strutturale determinando molte delle scelte progettuali antisismiche. Gli approfondimenti geologici oltreché quelli sismici ci aiutano, a capire come si sono formati i terreni sotto i nostri e piedi e quali sono i pericoli idrogeologici che possono interessare i nostri progetti. Conoscere preventivamente i rischi ci permette di lavorare per eliminarli. La figura del geologo quindi, riveste per noi un importante collaboratore che amplia il quadro conoscitivo del nostro progetto, la relazione geologica, elaborata da un Geologo professionista, fornisce informazioni fondamentali per costruire su un terreno, tra cui la geomorfologia, l’idrogeologia, la sismicità ed altri dati importanti del territorio. Si tratta di un documento che si è obbligati ad allegare alle pratiche burocratiche, quando si intende costruire. CONTATTI DEL GEOLOGO ARIDE BUCCI: Tel. 3495430080 mail. aride.bucci@libero.it |
AutoreArch. Nicola Raggi Archivi
Maggio 2020
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